“Pensare oggi a come sono e a quello che faccio, mi da l’idea che la mia vita con le droghe appartenga a un tempo molto lontano, un altro tempo, totalmente slegato da ciò che sono adesso. Probabilmente avevo talmente preso le distanze da me stesso da rendermi irriconoscibile alla mia famiglia, ai miei amici, colleghi e, cosa ancor più triste a me stesso. Poi un giorno, un po’ per caso, che caso non c’è, arrivo al Narconon. Ebbene, piano piano, riesco finalmente a raggiungermi, a ritrovare me stesso e da quel giorno me lo tengo stretto.
Oggi ho la fortuna di lavorare al Narconon Astore e fare ciò che secondo me è lo scopo fondamentale di ogni essere: AIUTARE.
Quando penso a qualcosa di magico, penso al Narconon, alla sua tecnologia e alle persone che ci lavorano… qualcosa si può fare. Fallo! Ora!”
Nicola