Come salvare un figlio dalla droga? è una domanda che si pongono molti genitori di tossicodipendenti. Solitamente la sensazione di un genitore che ha un figlio che si droga è una sensazione di impotenza. Si vorrebbe intervenire in modo determinante ma non si sa bene quale sia l’atteggiamento giusto da tenere perché magari in passato, armati di buoni propositi, non sono venuti a capo di niente. Altre volte a farsi la stessa domanda sono genitori che hanno provato di tutto con loro figlio, prima di gettare la spugna. Esistono genitori che hanno tenuto una linea molto dura con il proprio figlio e che hanno cercato di contrastare gli eventi con una rigida opposizione. Altri hanno cercato di essere comprensivi cercando un dialogo in continuazione ma si sono sentiti presi in giro dalle continue bugie e promesse mancate. La prima cosa che ci teniamo a sottolineare è che salvare un figlio dalla droga è possibile. Questo è un dato di fatto. Decine di migliaia di persone sono riuscite a farcela.
I precedenti aiuti falliti del passato
Salvare un figlio dalla droga è possibile
Cose da evitare e che non funzionano
In questo paragrafo elencheremo una serie di tentativi o atteggiamenti che statisticamente portano ad un sicuro fallimento.
- Dare credito ad una promessa di non farlo più
Chi usa droghe non può trattenersi dal farlo, se non per brevissimi periodi. Accettare una promessa di smettere equivale a perdere altro tempo e a non risolvere nulla. Sarebbe come abbandonare il proprio figlio al desiderio compulsivo di drogarsi ancora. - Cercare di controllare la persona
Tenere denaro per conto del tossicodipendente, levargli il bancomat, le chiavi della macchina, accompagnarlo al lavoro o costringerlo a casa sono tutte azioni che possono arginare la situazione per qualche giorno ma non appena la persona riavrà il controllo della sua vita avrà una ricaduta e ci si ritroverà punto a capo. - Pillole, medicine, gocce a altre sostanze sostitutive
Questa è la strada verso un sicuro peggioramento. Non solo tali sostanze non curano niente ma dopo poche settimane generano una dipendenza ben peggiore di quella delle droghe da strada. Sedare il tossicodipendente è solo un misero tentativo di “addormentare il problema”. Di questo passo ben presto ci si ritroverà con una multi-dipendenza. (Vedi anche su Wikipedia). Per risolvere bisogna togliere la droga, non aggiungerne di nuove, non ci stancheremo mai di dirlo. - Colloqui settimanali con lo psicologo
La psicologia tradizionale, fuori dai contesti comunitari, non può funzionare con le tossicodipendenze. La tossicodipendenza è un problema anche biochimico e senza intervenire con una disintossicazione la voglia di drogarsi resta. Chi usa droghe non può trattenersi tra una seduta e l’altra. Quando il bisogno di droga diventa forte si ha una sicura ricaduta. - Restare nel proprio ambiente
Un processo di riabilitazione può avvenire quando ci si allontana dal proprio ambiente. Le solite “amicizie”, la vicinanza con certi luoghi di spaccio ed il contatto con gli spacciatori non aiuta di certo, anzi! Chi cerca di farcela rimanendo nel proprio ambiente e continuando a fare quello che faceva prima fallirà in una percentuale altissima di casi.
Come salvare un figlio dalla droga?
I numeri parlano chiaro. Per salvare un figlio dalla tossicodipendenza occorre affidarsi ai Centri di Recupero. In ambienti protetti e con l’aiuto di un metodo e di veri e propri professionisti del settore uscire dalle droghe è possibile!
La responsabilità dei genitori
La prima cosa da fare è chiamare il Numero Verde
La prima cosa da fare per salvare un figlio dalla droga è lasciarsi guidare da professionisti del settore. Una semplice chiamata al Numero Verde sarebbe sufficiente. Un operatore esperto ti farà alcune domande per capire meglio la situazione ed insieme valuterete gli esatti passi da fare per farcela. I genitori che sono riusciti a strappare il proprio figlio dalla morsa della droga hanno iniziato TUTTI nello stesso modo, da una semplice telefonata.