Crack – Ammoniaca e Bicarbonato di sodio

occhi tossicodipendente crack

Cos’hanno in comune queste sostanze?

Crack – Ammoniaca e bicarbonato di sodio vengono usati dai tossicodipendenti e dai clan organizzati per produrre il crack dalla cocaina. Tramite la cottura in acqua di cocaina e ammoniaca o bicarbonato si ricava appunto il crack. Crack – Ammoniaca e Bicarbonato di sodio rappresentano una vera e propria piaga.

Che differenza c’è tra crack e cocaina?

Sostanzialmente il crack è cocaina trattata per eliminare le sostanze da taglio così da renderla il più pura possibile. Cucinando la cocaina con acqua ed ammoniaca e/o bicarbonato di sodio si retrocede di un passaggio nell’iter di raffinazione della stessa arrivando così al crack.

Come si presenta il crack?

Il crack si presenta nella forma di pietruzze giallognole e dure. La cottura della cocaina con ammoniaca o bicarbonato di sodio trasforma lo stato della cocaina da quello polveroso ad una forma meno complessa e più solida. In questo modo il crack può essere fumato spesso in pipe auto costruite o nelle cosiddette pipe da marijuana.

Crack - Ammoniaca e Bicarbonato di sodio

Il crack fa più effetto della cocaina?

In realtà il crack crea effetti ancora più devastanti della semplice cocaina. Questo perché il fumo prodotto dalla combustione del crack una volta inalato arriva immediatamente al cervello. L’effetto è più intenso, immediato e forte. Anche la durata varia. L’effetto del crack “scende” (passa) repentinamente lasciando una sensazione di vuoto tremenda. La persona che l’ha appena fumato ne vuole ancora e una volta finita la dose a disposizione subentra una vera e propria angoscia. Tale sensazione spinge il consumatore a comprare ed assumere altro crack.

Quando subentra la “sazietà”?

In realtà mai. Un consumatore medio di crack fuma fino a quando gli è possibile. Gli ostacoli che lo fermano sono la disponibilità di denaro e la mancanza di reperibilità della droga. Non esiste un dosaggio che ti “sazia”. Ne vuoi sempre di più. Alcuni tossicodipendenti riferiscono a stare anche 3 o 4 giorni di fila in stato di veglia continuando a fumare ininterrottamente, salvo poi crollare in un sonno letargico per 24/48 ore filate. In effetti il crack divorando ogni riserva di vitamine e minerali accumulata nell’organismo lascia la persona senza forze, senza energia in preda ad un sonno profondo.

E’ peggio la cocaina o il crack?

Decisamente il crack. Già una dipendenza da cocaina sniffata è devastante, ma il crack può seriamente portare ad una specie di schiavitù. Può divenire il primo pensiero della mattina appena sveglio e l’ultimo prima di addormentarti. Una dipendenza da crack si paga in termini di conti bancari in rosso, lavori persi, matrimoni finiti e intere famiglie disperate. Esistono molti consumatori di crack che hanno venduto tutto ciò che possedevano per non farsi mancare la fumata quotidiana. Vivere con una persona così diventa assai complicato.

Approfondimento > Fumare la cocaina con la bottiglia

Come aiutare un consumatore di crack a smettere?

Non c’è nulla da poter fare tra le mura domestiche per riabilitare un consumatore di crack. Questo è un dato vero. L’unica è rivolgersi a veri e propri professionisti del settore che propongono soluzioni residenziali dove poter allontanarsi dalle proprie abitudini ed iniziare un percorso di rinascita.

La migliore soluzione per smettere di fumare crack

Secondo il Dipartimento delle Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri le soluzioni più efficaci per riabilitarsi dalla dipendenza di crack sono quelle residenziali della durata che varia dai 3 ai 6 mesi. In Italia e anche negli altri principali paesi europei tale soluzione è rappresentata dai Centri Narconon, veri e propri centri d’eccellenza specializzati nella disintossicazione e riabilitazione da crack e cocaina.

Ho trovato tra gli effetti personali di un mio familiare o conoscente dell’ammoniaca o del bicarbonato di sodio, cosa devo fare?

La cosa più intelligente che puoi fare è chiamare anche in forma anonima un operatore specializzato che potrebbe aiutarti a fare chiarezza sulla situazione ed indicarti una soluzione definitiva al problema. Dal 1994 gli operatori dell’Associazione Narconon Astore indirizzano i tossicodipendenti nei centri specializzati anche mediante colloqui a domicilio. Uscire dal crack non è facile ma con l’aiuto di veri e propri professionisti diventa possibile. Non perdere altro tempo. Chiama subito il Numero Verde 800 189 433, la chiamata avviene nel pieno rispetto della privacy.

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